Due milioni di euro per supportare la diffusione dell’accumulo fotovoltaico domestico. Questo quanto prevede il nuovo bando del Veneto dedicato ai prosumer residenziali. Una mossa che segue da vicino i trend regionali per il solare. Il territorio è oggi il secondo in Italia, dopo la Lombardia, per numero di impianti installati e per velocità di sviluppo: solo nei primi tre mesi del 2019 il Veneto ha realizzato 14,5 MW di nuovi progetti.

In questa crescita la parte da leone la fanno le piccole installazioni (in attesa che il decreto FER 1 sblocchi la situazione per i grandi impianti) ed è proprio a questo settore che si rivolge la nuova iniziativa regionale. La Giunta ha fatto sapere, attraverso una nota stampa, di aver approvato il provvedimento di disciplina dei nuovi incentivi. Il bando, del valore di ben 2 milioni di euro, mira a sostenere economicamente i cittadini nell’acquisto ed installazione di sistemi di accumulo per l’energia prodotta dal fotovoltaico residenziale.

Nel dettaglio l’annuncio si rivolge a soggetti privati residenti in Veneto dotati di pannelli solari. L’iniziativa, assegnerà contributi a fondo perduto, per un importo massimo concedibile di 3.000 euro a copertura fino al 50 per cento delle spese sostenute per l’acquisto e installazione del sistema di accumulo. Saranno ammessi al contributo interventi realizzati nel 2019 e le spese dovranno essere sostenute a decorrere dal 1 gennaio. Tutti gli interventi dovranno, inoltre, essere realizzati e rendicontati entro il 13 dicembre 2019.

Spiega Roberto Marcato, assessore veneto all’energia, che ha proposto il testo alla Giunta “Sono molto soddisfatto del primo via libera a questa importante delibera in tema di consumo energetico e sostenibilità: è un intervento che, fornendo un incentivo direttamente al privato cittadino, consente, tra l’altro, di aumentare l’autoconsumo di energia e di supportare la stabilità della rete nell’ottica di un complessivo aumento della generazione distribuita”. “Siamo certi – ha aggiunto Marcato – che produrrà anche un effetto volano sul tessuto produttivo sia in Veneto che fuori regione”.

fonte: www.rinnovabili.it