Con 162 voti favorevoli e 37 contrari, la Legge di Stabilità per il 2015 è stata approvata dal Senato nella notte di venerdì, accogliendo nel testo le modifiche contenute nel maxiemendamento del Governo. Ora è all'esame della Camera: nonostante i 130 emendamenti presentati, il testo è uscito immutato dalla Commissione Bilancio, e anche se non mancano tensioni, l'Esecutivo conta di arrivare all'approvazione definitiva entro martedì 23 dicembre.

Vediamo le principali novità che interessano il mondo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica.

Come ci si attendeva, l’ecobonus 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e la detrazione del 50% per le ristrutturazioni, i mobili e gli elettrodomestici, sono prorogati fino al 31 dicembre 2015 alle stesse condizioni attuali (commi 47-48).
 
La ritenuta d'acconto trattenuta dalle banche sui bonifici per il pagamento degli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici che beneficiano delle detrazioni del 65 e del 50% salirà dal 4 all’8%.
 
Potranno usufruire della detrazione del 65% anche gli interventi di messa in sicurezza antisismica per un massimo di spesa pari a 96mila euro e l’acquisto e posa in opera delle schermature solari che rispettano i requisiti dell'Allegato M al D.lgs 311/2006 fino a un valore massimo della detrazione di 60mila euro.

Saranno infine agevolate con l’ecobonus anche le spese l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30mila euro.

Potranno usufruire della detrazione fiscale del 50% anche le imprese di costruzione che vendono gli edifici ristrutturati entro 18 mesi dalla fine dei lavori. Si tratta di un allungamento dei termini, perché fino ad ora la vendita doveva essere conclusa entro sei mesi.

Resta nel testo approvato anche il contestato aumento dell'iva sul pellet, (comma 711) che sale dal 10 al 22%. Secondo quanto si legge nella relazione tecnica, dovrebbe portare maggiori entrate pari a 96 milioni, grazie ai 3,3 milioni di tonnellate di pellet consumati in Italia, il principale consumatore europeo con oltre 2 milioni di utilizzatori.

Secondo i nostri calcoli, su un sacco da 15 kg di pellet – costo indicativo dai 4,8 ai 5,6 euro – l'aumento dell'Iva previsto produrrebbe un rincaro di circa 50 centesimi di euro. Su una tonnellata, costo indicativo 320-360 euro, il maggior costo per il consumatore sarebbe di 31-35 euro (su costi e benefici di pellet e legna si veda il nostro speciale tecnico: Riscaldarsi con il pellet e con la legna).

Norma di interesse per il mondo dell'energia, quella (commi 552-554) scritta per sbloccare i lavori legati al giacimento petrolifero Tempa Rossa, in Basilicata, di (TOTAL E&P,  Mitsui E&P Italia B S.r.l. e Shell). Si prevede l'estensione dell'autorizzazione unica anche per le infrastrutture a valle del progetto. Nel caso specifico le opere che a Taranto, all'interno della raffineria Eni, serviranno a raccogliere il petrolio in arrivo, via oleodotto, dalla Basilicata, stoccarlo e poi caricarlo sulle petroliere.

Da segnalare anche il divieto di circolazione, dal 1º gennaio 2019, dei veicoli euro 0 a benzina o a gasolio destinati al trasporto di persone aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente (comma 232).

Una norma che interessa il sistema elettrico è quella che definisce la cessione della rete elettrica di Ferrovie dello Stato a Terna (comma 193).

Al comma 632 c'è l'introduzione dal 1° gennaio 2015 del "reverse charge" dell'Iva - un'inversione contabile pensata per combattere l'evasione fiscale -  su quote CO2, cessioni gas ed energia elettrica, ipermercati, supermercati e discount alimentari, con clausola di salvaguardia da 1,7 miliardi di euro che, in caso di mancato via libera Ue, verrebbe coperta con aumento delle accise sui carburanti entro giugno 2015.

Al comma 718 un'altra clausola di salvaguardia, in caso di mancati risparmi da spending review, fa scattare un ulteriore aumento di accise carburanti dal 2018 nonché di Iva dal 2016.

fonte Qualenergia.it